|
Una voce rimbomba tra i rumori della rivoluzione.
Era sorta nelle strade di Kiev, cresciuta
nelle case variopinte dei contadini dell'est.
Distinta nell'esercito degli innovatori,
chiara nella solitudine dei fondatori.
È Kazimir Malevič, poeta del colore e della luce,
teologo dell'idea, dipintore del cielo
e pittore dell'invisibile.
Errante per il pianeta e navigante per le galassie.
Intellettuale e guerriero,
estraneo alla chiarità dell'esplosione
e all'oscurità dell'implosione.
Dall’intensità delle icone,
alla rarefazione del quadrato,
l’intellettuale Malevič dipinge con
la penna la sua battaglia, la sua missione,
le sue acquisizioni.
Il suo quadrato è fatto di lati e di diagonali,
di angoli e di superfici.
Per caso, unico, un quadrato, in quadrilatero.
Senza sostanza e senza volume,
compie la sua ricerca ruotando su uno spigolo
e traccia la superficie piegandosi,
già procedendo dalla barra, quindi dalla verticale,
quindi dalla croce.
Come il quadrato diviene verticale,
punto, superficie:
questa l’estrema provocazione di Malevič.
Tra l’irrappresentabile dell’oggetto e
l’oggetto irrappresentabile.
Fabiola Giancotti
Kazimir Malevič, Kiev 1878 - Leningrado 1935
Kiev, Mosca. Leningrado. La Russia degli anni venti del Novecento. La rivoluzione di ottobre. Il quadrato nero e il suprematismo. Malevič è uno degli artisti più complessi, più enigmatici, più sorprendenti del Novecento. Molte le sue opere, migliaia di pagine i suoi scritti. Questo film restituisce in sedici minuti, attraverso vari strati — la pittura, la scrittura, il teatro, la musica, la storia, la galleria — la sua opera a settanta anni dalla morte.
Malevič ha compiuto una rivoluzione nell’Europa delle avanguardie e la sua lezione è ancora da trarre. Impossibile commentare o spiegare un artista dello spessore di Malevič. In questo film l’approccio è letter-rio, artistico. poetico. C’è pure il cinema, il teatro, la musica. Ma anzitutto quanto lo stesso Malevič scrive e racconta nella sua biografia,della sua ricerca, dell’esperienza teatrale con la Vittoria sul sole, della scuola, e del suo movimento. Dall’icona al quadrato nero, altra icona del Novecento. Dal futurismo al suprematismo: integrando il colore con l’impossibile rappresentazione dell’oggetto, la figura con il omanzo e la poesia. “Poiché ho già detto che non si può provare, definie, studiare o conoscere nulla, tutte le mie definizionirestano non provate. L’uomo dà il nome di oggetto a una qualsiasi apparenza, così che l’oggetto non esiste né nel campo del provabile né in quello di ciò che provabile non è“. Intorno a lui Kruchënych, Marinetti, Majakovskij, Chlebnikov, Shostakovič, Chagall... e sullo sfondo Rublëv, Botticelli, Cimabue, ma pure il rinascimento— quello che ancora non era giunto in Russia.
Letizia dalla Luna, Mymovies.it
Osvaldo Contenti, Pittura e dintorni
Sergio Di Lino, Cinemavvenire.it
Vito Casale, Centraldocinema
Giancarlo Calciolari, Transfinito.eu
Aldo Gerbino, Plumelia
Pagine di Russia, Mostra libri, Bari 2013
arte.it
Brixenart 2005
A tutto Corto, Cinema Ariosto, Milano
Videoderive dell'arte, Museo Villa dei Cedri, Bellinzona
Sat2000 TV - Detto tra noi
CulturalWebTV
Bologna, Accademia di Belle Arti, 2005
Bari, Università-Dipartimento di Partiche Linguistiche, 2005
Asolo Film Festival, 2005
Palermo Film Festival, 2005
Jonio Film Festival, 2005
Associazione Italia Russia, Bergamo 2005
Istituto di Cultura Italia Russia, Roma 2006
Chagall, Kandinsky, Malevič, Como, Villa Olmo, 2009
Arche e deserti, Teatro Foce, Lugano 2012
L'astrazione nella pittura, Villa San Carlo Borromeo, 2014
CineCittàNews
Cinematografo.it
Cinema-Corriere.it
Comingsoon.it
Ansamed.info
Virgilio.it
Wikipedia
Mostre di Kazimir Malevič
Tate Londra. Malevič: Revolutionary of Russian Art
in corso
Malevič - Gamec - Bergamo
|
|