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San Carlo Borromeo
La preghiera e il suo modo. Istruzioni sull’orazione. 1571-1582
brossura, pp. 68 ill.
Fabiola Giancotti
Il romanzo di san Carlo Borromeo. Le opere e i giorni di un intellettuale milanese
CD Audio mp3, 5h 40’
Editore Il Club di Milano-Jolly Master, Milano 2012
Collana Il colore della voce ISBN 9788897618041
IN COFANETTO
€ 25,00 |
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San Carlo Borromeo
La preghiera e il suo modo. Istruzioni sull’orazione 1571-1582
ePub-Mobi-Pdf, 5,8 MB
Editore Il Club di Milano, 2012
ISBN 9788897618058
In formato digitale € 1,99
La lettera pastorale sulla preghiera del 1571 di san Carlo Borromeo e tutti gli interventi sul modo dell’orazione reperiti nei suoi scritti. |
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Fabiola Giancotti
Il romanzo di san Carlo Borromeo. Le opere e i giorni di un intellettuale milanese
Con le voci di Elda Olivieri, Giorgio Bonino, Claudio Moneta, regia Roberto Musacci (audio digitale mp3, 5h 40’)
Editore Il Club di Milano-Jolly Master, Milano 2012
ISBN 9788897618096
Audio libro in formato digitale
€ 9,99
Il romanzo, in versione audio, della vita di Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano. |
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A conclusione delle celebrazioni per il quarto centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo, ci è sembrato importante proporre la vita del Santo milanese anche in una versione audio, accompagnata dalle note della sua bellissima Lettera pastorale sull’orazione, che, fin dal 1571, ha avuto un riscontro di pubblico non indifferente. L’opera di san Carlo arriva così alle orecchie di quei tanti, e quali, che forse aggiungeranno un’altra pagina al testo borromaico.
Si prega ritti, con le braccia aperte e verso il cielo. La croce. Il gesto della preghiera è tale che anche la scena ne risente. “Umiltà di cuore e di corpo, ecco ciò che si ricerca nell’orazione”; perché è “l’orazione dell’umile che penetra le nubi”; e il Signore “non mai rigetta un cuore contrito ed umiliato”. “D’altronde quanti esempj nelle Sacre Scritture del modo con cui dobbiamo comporre il corpo nell’orazione! Salomone pregava a ginocchia piegate nel tempio che aveva innalzato al Signore. E Daniele piegavasi tre volte al giorno verso la santa città di Gerusalemme. E Mosè prostrava la fronte a terra. Gli Angeli chini al suolo adoravano colui dinanzi al quale ‘tremano le colonne del cielo’. Ma che sono poi tutti questi esempi, se li paragoniamo a quello che ci diede lo stesso Cristo, Figlio di Dio e ver Dio egli stesso, il quale portatosi all’orto degli ulivi per pregare, piegossi a terra, o come scrive san Luca, ‘gettossi boccone sul terreno’?” (Fabiola Giancotti, da Introduzione).
“Arrivati alla porta del Duomo terrano tutti silentio, entrati in chiesa si metteranno a parte in oratione infinché gli altri escano del luogo, deputato specialmente per questa oratione. Come poi entreranno, posti tutti ingenocchioni, faranno la sua oratione in silentio, et udiranno il sermone, quando si farà. Nel qual sermone saranno avertiti, che quando il Rever. Padre Predicatore gli addimanderà qualche cosa, rispondano tutti forte, et quando dirà che preghino Iddio, dicendo come esso dice, dicano tutti forte come dirà esso, et quando gli ordinerà, che facciano qualche altra cosa di devotione, facciano quello che esso gli dirà. Finita l’hora, avisati o dal Rever. Predicatore, o da soprastanti, usciranno del choro, et della chiesa, et ritorneranno in processione o cantando, o dicendo oratione, come di sopra, alla sua parochia, et poi di là ciascuno a casa sua“ (San Carlo Borromeo al Parroco del Duomo di Milano. Dall’Arcivescovato alli 27 di Marzo M. D. LXXXII).
La preghiera e il suo modo. Istruzioni sull’orazione 1571-1582
San Carlo Borromeo, La Lettera pastorale sull’orazione di san Carlo Borromeo, pubblicata integralmente la prima volta negli Acta Ecclesiæ Mediolanensis del 1582 (edizione curata nei contenuti e nella stampa dallo stesso Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano), è davvero bella e intensa.
Questo libro la raccoglie nei punti più alti e più attuali. Ci sono anche gli altri interventi del Santo milanese intorno alla preghiera e al modo di pregare. Dove svolge interrogativi, dubbi e questioni, validissimi ancora oggi.
Un piccolo gioiello di cultura cattolica.
Fabiola Giancotti, Il romanzo di san Carlo Borromeo. Le opere e i giorni di un intellettuale milanese è la vita del santo compatrono di Milano, e si articola (10 brani in 5h 40ʼ di registrazione audio) nel racconto dellʼAutrice e nella bella lettura di Elda Olivieri (voce narrante), di Sergio Bonino (che legge i testi di san Carlo) e di Claudio Moneta (che legge i testi di Ripamonti, Tasso, Maggi, Manzoni, Cantù...). La regia audio è di Roberto Musacci.
La parabola di Carlo Borrromeo (1538-1584), arcivescovo di Milano dal 1565, canonizzato nel 1610, si svolge attraversando gli aspetti più noti, ma anche quelli meno noti, esplorando pensieri, difficoltà, interventi, proponendo appunti, lettere, documenti, anche inediti, indagando nella pratica e nellʼistituto della preghiera e dei sacramenti. E, ancora, entrando nellʼelaborazione della nozione di humilitas, nella distinzione tra salute e sanità, nella gestione di emergenze quali la peste del 1576, nella costruzione delle chiese, delle scuole, degli ospedali, nella promozione delle arti e delle scienze, nella lettura degli scritti e nelle testimonianze coeve e postume, fino a raccogliere lʼeredità cattolica di un santo di straordinaria grandezza. Un racconto che ha i toni della leggerezza e della poesia, ma anche della scrittura e della conclusione, del futuro e dellʼavvenire, e che indica Carlo Borromeo come intellettuale assolutamente moderno e attuale.
Brano 1 Caos e leggerezza. Il principio della parola
Brano 2 La preghiera, il ringraziamento. Ordo tractationis de Oratione
Brano 3 Le armi dei Borromeo. Lo stemma e il suo romanzo
Brano 4 Humilitas e obedientia. Il gradino e la scala
Brano 5 L’oralità, la narrazione, la comunicazione (Instructiones prædicationis, 1575)
Brano 6 Instructiones fabricæ (1577). Ospitalità e accoglienza
Brano 7 San Carlo, Milano e il Museo della Villa di Senago
Brano 8 La peste e l’immunità del tempo. Liber memorialis peste restincta (1579)
Brano 9 Sanitas atque salus. La santità e il processo di qualificazione
Brano 10 Come la vita diviene cifra. Acta e scripta di san Carlo Borromeo
Testi, integrati e rielaborati, tratti dal volume di Fabiola Giancotti, Per ragioni di salute. San Carlo Borromeo nel quarto centenario della canonizzazione. 1610-2010, Presentazione di mons. Franco Buzzi, Il Club di Milano-Spirali, 2010.
San Carlo Borromeo (1538-1584), giunge a Milano come arcivescovo nel 1565. Lascia alla città l’autenticità del suo apostolato e il frutto di diciannove anni di lavoro (atti, istruzioni, lettere, documenti). Canonizzato nel 1610 è celeberrimo in Italia e nell’intero cattolicesimo.
Ascolta Abstract audio
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b.sestinati (11-03-2013)
La preghiera secondo san Carlo. Questo libro dice come san Carlo intende la preghiera. Alla base del cattolicesimo, la preghiera è la pratica essenziale per cominciare a capire che non tutto è visibile e che non tutto è toccabile. San Carlo lo esprime con semplicità, e dice quali sono i modi e le formule per pregare. Redige e pubblica una Lettera pastorale sull'orazione ancora oggi attualissima. Un brano del libro: ? Si prega ritti, con le braccia aperte e verso il cielo. La croce. Il gesto della preghiera è tale che anche la scena ne risente. "Umiltà di cuore e di corpo, ecco ciò che si ricerca nell'orazione"; perché è "l'orazione dell'umile che penetra le nubi"; e il Signore "non mai rigetta un cuore contrito ed umiliato". "D'altronde quanti esempj nelle Sacre Scritture del modo con cui dobbiamo comporre il corpo nell'orazione! Salomone pregava a ginocchia piegate nel tempio che aveva innalzato al Signore. E Daniele piegavasi tre volte al giorno verso la santa città di Gerusalemme. E Mosè prostrava la fronte a terra. Gli Angeli chini al suolo adoravano colui dinanzi al quale 'tremano le colonne del cielo'. Ma che sono poi tutti questi esempi, se li paragoniamo a quello che ci diede lo stesso Cristo, Figlio di Dio e ver Dio egli stesso, il quale portatosi all'orto degli ulivi per pregare, piegossi a terra, o come scrive san Luca, 'gettossi boccone sul terreno'?" [...]. In un periodo così complesso, questo libro dà molte, antiche e semplici indicazioni (IBS.it).
mbarberini (26-02-2013)
I libri intorno alla preghiera sono molti. Anche i libri di preghiere. Cercavo però un libro che, senza commento e senza pretesa di spiegazione, dicesse qualcosa a proposito della preghiera. Ho trovato questo testo, che contiene la versione integrale della Lettera pastorale di san Carlo Borromeo sulla preghiera. Si chiede, san Carlo, che cosa sia la preghiera, quando, dove e come praticarla, quale siano la forma e la formula, e quali altre pratiche richiede, quante e quali cose aspettarsi, quante e quali cose mettere in gioco pregando. E così ho scoperto che, per esempio, c'è una preghiera che si identifica nella orazione sine intermissione, oppure la preghiera delle quaranta ore, oppure la preghiera del mattino, di mezzogiorno, della sera, eccetera. E poi il modo di pregare da solo, in silenzio, di notte o quella di condividere con altri, di rendere grazie, di mostrarla, di proclamarla... Non lascia nulla al caso Carlo Borromeo e dice anche che la preghiera è anzitutto ringraziamento e che quanto essa restituisce è molto di più di quando essa formuli nella richiesta. E molte, molte altre indicazioni. L'introduzione è di Fabiola Giancotti, già autrice di un volume su san Carlo in occasione del quarto centenario della canonizzazione (Per ragioni di salute, 2010). Al libro, in brossura, stampato su carta uso mano, piacevolissimo al tatto e di colore avorio, è allegato un CD audio che in 10 capitoli, in file mp3, e per cinque ore e quaranta minuti racconta la vita e le opere di san Carlo dalla sua adolescenza e fino al suo impegno a Milano come guida di una città già metropoli e di una Diocesi già la più estesa. Mi è piaciuta molto la narrazione: semplice, articolata, varia e con molti interventi di poeti, artisti, storici dell'epoca di san Carlo e della nostra. Da leggere e da ascoltare. Il libro l'ho trovato anche in ebook, e il CD anche in download digitale (IBS.it).
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